Tutto il calcio minuto per minuto


RAI | Tutto il calcio minuto per minuto
10 gennaio 1960 | Wikipedia | La storia | Archivio RAI: 01 - 02
Altro archivio | La puntata del 1° ottobre 1978 | Tabellino di quella giornata
Video: Da "Scusa Ameri" a "Clamoroso al Cibali" (La Repubblica)
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"La Stampa", 10 gennaio 1960, p. 9 (Cronache dello sport)

"La Rai-tv inizierà oggi la nuova trasmissione «multipla» destinata al campionato di calcio. Alle 15,5 verranno date informazioni sul primi tempi delle partite di serie A e alle 15,30 sarà iniziata la radiocronaca del secondo tempo di una partita, ma la trasmissione verrà più volte interrotta per dare cronache di altre partite. Alle ore 18,40 verrà trasmesso per tv il secondo tempo «registrato» di una partita di serie A".


Ivi, p. 4 (Cronaca televisiva)

"Segnaliamo, oggi alle 18 e 40, per i tifosi del calcio, una grossa novità: la cronaca registrata del secondo tempo di una partita di serie A giocata un paio d'ore prima. E' certo che la cronaca diretta sarebbe ben più gradita. Ma si tratta già di un notevole progresso che dovrebbe, tra l'altro, rialzare il basso livello del pomeriggio domenicale".


Enrico Agnessi, Il calcio raccontato dai media, p. 16 e seguenti

Roberto Bortoluzzi
Dopo una serie di tentativi sperimentali, Tutto il calcio minuto per minuto debutta ufficialmente  su "Radiouno" il 10 gennaio del 1960, giorno in cui si disputa la quattordicesima giornata del campionato di Serie A. La formula, all'inizio, è piuttosto diversa da quella attuale: c'è un campo centrale (per l'occasione è San Siro, dal quale Nicolò Carosio racconta Milan - Juventus), altri tre per le partite più importanti della giornata di campionato, e un collegamento con l'incontro principale della Serie B. Il tutto coordinato da un conduttore in studio, che svolgerà il proprio incarico per ben ventisette anni, Roberto Bortoluzzi, incaricato anche del compito di dare aggiornamenti sui risultati degli stadi non collegati ...



Enrico Ameri
Nei primissimi anni di Tutto il calcio minuto per minuto è lo studio centrale che chiama in ordine i campi e, per conoscere un eventuale cambiamento nel risultato, bisogna aspettare il collegamento successivo: le celebri "interruzioni in caso di gol" non sono ancora contemplate. Si va avanti così fino a domenica 31 dicembre 1961, quando Enrico Ameri interrompe il collega che in quel momento è in onda per segnalare un gol di Manfredini in Inter - Roma (quanto abbia dovuto urlare per convincere il tecnico di turno ad alzare il potenziometro non è dato sapere ... in breve le interruzioni diventano il sale del programma decretandone un successo che rimarrà inalterato per molti anni. Inizia infatti un suggestivo sovraporsi di voci nel quale l'ascoltatore, a seconda del grado di confusione nell'ambiente che precedeva le parole del radiocronista, intuiva la natura "casalinga" o "ospite" del gol ...

Il copione si ripeterà sempre uguale per anni, compresi la sostituzione del campo principale qualora la partita, con una squadra in vantaggio di tre o quattro gol, avesse perso interesse. In breve, Tutto il calcio minuto per minuto riesce a cambiare le abitudini domenicali degli italiani. Sono gli anni della ripresa economica e nascono le prime radio a transistor: più piccole, più maneggevoli, in altre parole portatili. Per strada si incontrano persone che, pure se in compagnia, sembrano muoversi dentro una campana di vetro, con l'orecchio attaccato alla radiolina. La gita fuori porta non si fa più solo con il cestino del picnic, ma anche con la radiolina, per vivere in diretta le emozioni degli stadi. E anche lì cambia il modo di vedere la partita: occhi puntati sul campo, ma orecchie incollate al transistor per sapere immediatamente cosa stia combinando la squadra che in classifica precede o segue la propria.