Il calcio è il balletto per le masse


L’età dell’oro
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

Appena 23enne, musicista e tifoso dello Zenith Leningrado, ancora studente di conservatorio ma già collaboratore del regista teatrale Mejerchold, nel 1929 Šostakovič accettò il compito di musicare il balletto Dynamiade (dal nome della squadra di calcio Dynamo). Il libretto fu firmato dal regista cinematografico Alexander Ivanovsky e lo spettacolo venne messo in scena dal prestigioso Kirov Ballet, la prima volta il 26 ottobre 1930, al Leningrado State Opera and Ballet Theater. Šostakovič estrasse dal balletto anche una suite composta da quattro movimenti.

Il balletto consiste fondamentalmente in una serie di danze occidentali “borghesi” (can-can , foxtrot, tango, ballare il tip tap), in scene di pugilato, giochi di carte e partite di calcio. Vi si narra la storia di una squadra di calcio sovietica che deve esibirsi all'Esposizione Universale in una corrotta città capitalista europea oppressa dal regime fascista. Gli atleti sono sottoposti a ogni genere di tentazioni da una serie di personaggi politicamente devianti: la Diva, il Fascista, il Nero e molti altri; sono molestati dalla polizia e ingiustamente imprigionati per un complotto borghese, finché saranno liberati in seguito alla rivolta delle classi lavoratrici locali, che si uniranno ai loro ospiti sovietici in una Danza della Solidarietà. In breve, il balletto mette in scena il confronto dei due mondi, dimostrando la superiorità di quello bolscevico dal punto di vista ideologico, morale ed atletico. Il risultato è la liberazione del proletariato.

1929-1930 | Op. 22: balletto in 3 atti, libretto di A. Ivanovskij | Dmitrij Dmitrievič Šostakovič Scheda | Suite

Il calcio di Sostakovic, di Alberto Piccinini (2006) | Quando l'ultrà Šostakovic passava le notti in treno per tifare Leningrado, di Paolo Valentino